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  • Aumenta il trend del Food e Beverage Online

    Aumenta il trend del Food e Beverage Online

    Dopo l’epidemia di Covid-19 ci sono stati diversi e vari impatti sulla società, i consumi e le aziende. Acquistare online prodotti tipici italiani è diventato ormai un trend e non solo, una peculiarità per il paese. Ci sono stati così molti amenti sul trend del Food e Beverage Online, tutto il settore F&B si è finalmente ripreso, dopo i due anni di Coronavirus.

    Dopo complicazioni logistiche, produzioni ridotte e una lenta ripresa ecco che si sono abbracciate le soluzioni digitali. L’innovazione in questo settore è finalmente arrivata e il covid ha convertito e incrementato la sua digitalizzazione.

    I nuovi trend del settore food&beverage sono passati sui social network e sulle piattaforme online. Ci sono sempre più influencer e celebrities che si stanno lanciando in questo settore. Così i contenuti sul Food&Beverage stanno aumentando e le tematiche sono cresciute, anche le aziende si stanno specializzando su queste tematiche e come fare Influencer Marketing in questo campo.

    Dopo il lockdown un rialzo per il food che ha sollevato l’economia, anche perchè durante il periodo di chiusura si è dedicato più tempo alla cucina e ai social. Gli italiani si sono lanciati nel trend del Food e Beverage Online e il canale maggiormente utilizzato è stato Instagram.

    Anche le piattaforme che vendono prodotti tipici italiani sono aumentate come Foodexplore, che vende e mette online sul suo shop prodotti italiani. Grazie all’aumento del numero di consumatori online per il settore Food & Beverage le piattaforme online hanno visto la luce su un settore nuovo. In italia la domanda deve ancora crescere e le potenzialità sono molte. Anche la sostenibilità e l’etica dei prodotti italiani sono tematiche molto sentite, facendo meno sprechi in cucina e riutilizzando anche molti ingredienti. I prodotti italiani hanno un’elasticità di utilizzo unica adatti a ogni variante da Nord a Sud dello stivale.

    Il settore aumenta le vendite online

    Ormai ordinare a domicilio, tramite app e-commerce è diventato all’ordine del giorno, ma acquistare online prodotti tipici italiani fa la differenza. La rivoluzione delle abitudini alimentari e di acquisto si fa sentire e le vendite online sono aumentate. Il cambiamento degli alimenti e delle bevande parte dall’acquisto consapevole, di prodotti che vengono coltivati a Km0 e riducendo la filiera per limitare l’impatto e la sostenibilità sui trasporti e la produzione.

    Si possono acquistare online anche prodotti freschi e così gli e-commerce stanno ottenendo numerosi guadagni e benefici.

    La pandemia ha incentivato la digitalizzazione e ha interessato una vera e propria rivoluzione del settore. Chi ha colto questa opportunità ne ha visto i benefici e chi deve ancora avviare un sito web può dare la possibilità di prenotare online o avere la consegna a casa. In Europa e in Italia soprattutto il settore F&B è aumentato dal 2020 ed è cresciuto in maniera esponenziale. Allo stesso tempo i negozi fisici hanno avuto un calo perché molto del commercio si è spostato sulle piattaforme online e anche chi non ha mai utilizzato un e-commerce si sta approcciando gradualmente a questo cambio di abitudine.

  • Credito di imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno

    Credito di imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno

    Credito di imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno – Programma operativo nazionale “Imprese e competitività”

    Uno degli incentivi maggiormente apprezzati dalle aziende nel Sud Italia è quello relativo al programma delle Imprese e della competitività. In particolare si parla del Credito di imposta per gli investimenti nel mezzogiorno.

    Si tratta di un agevolazione fiscale che può essere utilizzata da tutte le aziende presenti nel sud Italia. Facciamo chiarezza.

    Regioni che possono aderire

    Basilicata, Abruzzo, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, Molise, Sardegna, Abruzzo

    Campania

    ll POR Campania FESR 2014/2020 contribuisce allo strumento agevolativo “credito d’ imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno” con una dotazione finanziaria pari a 25 milioni di euro a valere sull’Asse 3 del POR Campania FESR 2014-2020, Obiettivo Specifico 3.1 “Rilancio della propensione agli investimenti del sistema produttivo”, Azione 3.1.1”.

    Le suddette risorse sono destinate alle PMI che hanno già ricevuto dall’Agenzia delle entrate l’autorizzazione alla fruizione del credito d’imposta.

    Con decreto direttoriale 19 aprile 2019 è stata definita la procedura di selezione, ammissione e rendicontazione dei progetti di investimento attuati nelle zone assistite della Regione Campania.

    Calabria

    Il POR Calabria FESR FSE 2014/2020 contribuisce allo strumento agevolativo “credito d’ imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno” con una dotazione finanziaria pari a 20 milioni di euro sull’Asse III, Obiettivo Specifico 3.1 – “Rilancio della propensione agli investimenti del sistema produttivo”.

    Le suddette risorse sono destinate alle PMI che hanno già ricevuto dall’Agenzia delle Entrate l’autorizzazione alla fruizione del credito d’imposta.

    Con decreto direttoriale 2 dicembre 2019 è stata definita la procedura di selezione, ammissione e rendicontazione dei progetti di investimento attuati nelle zone assistite della Regione Calabria.

    Settore dell’azienda

    Le aziende che possono usufruire di tale incentivo operano nei seguenti settori: Commercio, Moda e Tessile, Artigianato, Chimica e Farmaceutica, Elettronica, Meccanica, Salute, Autoveicoli e altri mezzi di trasporto, Metallurgia, Legno e Carta, Edilizia, Agroalimentare, Fornitura Energia, Turismo, Acqua e gestione Rifiuti, Servizi di trasporto, Alberghiero, Ristorazione, ICT, Cultura, Mobili, Altri servizi

    Sono escluse le attività del settore della pesca, dell’agricoltura.

    Qual è la spesa ammessa?

    In questo caso si considera una spesa ammessa a partire da 500.000,00 euro .

    Cosa prevede questo incentivo?

    Maggiori risorse per il credito d’imposta a piccole e medie imprese delle regioni del Mezzogiorno ottenibile su progetti di investimento riguardanti l’acquisizione di beni strumentali nuovi: nello specifico: Materiali – Impianti/Macchinari/Attrezzature.

    Per poter usufruire di questo incentivo è possibile affidarsi ad un’azienda specializzata nella finanza agevolata.

  • Incentivi per gli investimenti nelle PMI innovative

    Incentivi per gli investimenti nelle PMI innovative

    Incentivi per gli investimenti nelle PMI innovative

    Hai un’impresa innovativa oppure intendi costituirla? Incentivi per gli investimenti nelle PMI innovative. Scopri quali sono gli incentivi fiscali per le PMI innovative. Continua a leggere il nostro articolo.

    Incentivi fiscali per le PMI innovative: che cosa sono?

    Le Medie Imprese sono tutte quelle imprese che hanno meno di 250 dipendenti e un fatturato annuo inferiore ai 50 milioni di Euro oppure lo Stato Patrimoniale annuo non superiore ai 43 milioni di Euro.

    Le Piccole Imprese, invece, sono tutte le imprese con meno di 50 dipendenti e il cui fatturato annuo o lo Stato Patrimoniale annuo non superano i 10 milioni di Euro.

    Le Micro Imprese, infine, sono tutte quelle imprese con meno di 10 dipendenti e con un fatturato annuo o con uno Stato Patrimoniale annuo inferiore ai 2 milioni di Euro.

    Le PMI sono il cuore e la linfa portante dell’economia italiana, sono infatti la maggioranza delle imprese presenti sul territorio.

    Per le PMI che si occupano di innovazione tecnologica sono stati previsti, come per le Startup innovative, degli incentivi fiscali per coloro che decideranno di investirvi.

    Quali sono gli incentivi per gli investimenti nelle PMI innovative?

    Il vantaggio di investire nelle PMI innovative saranno le detrazioni su IRPEF e IRES per gli investitori che dal 2019 si prevede possano essere ancora più alte.

    Per le persone fisiche che investono in una PMI innovativa è prevista una detrazione IRPEF pari al 30% dell’investimento posto nella PMI innovativa per un massimo di 1 milione di Euro.

    Per le persone giuridiche che investono in una PMI innovativa è prevista una deduzione IRES pari al 30% della somma investita nella PMI innovativa, ma con un massimo di 1,8 milioni di Euro.

    Per individuare gli incentivi fiscali per la tua azienda affidati ad un’azienda specializzata in finanza agevolata.

    Requisiti delle PMI innovative per poter beneficiare degli incentivi fiscali

    Le PMI innovative devono, per poter beneficiare degli incentivi fiscali, avere dei requisiti posti dal DL n. 3/2015:

    • essere costituite come società di capitali
    • non essere quotate in un mercato regolamentato
    • aver certificato il bilancio (almeno l’ultimo)

    Quali PMI possono essere considerate innovative?

    Affinché una PMI possa essere considerata innovativa c’è bisogno che:

    • investa in Ricerca e Sviluppo almeno per il 3% del costo o del valore della produzione;
    • abbia almeno un terzo dei dipendenti con Laurea Magistrale o un quinto dei dipendenti con dottorato di ricerca o dottorandi;
    • abbia titolarità di un software registrato.

    A breve saranno pubblicate sul sito del MISE notizie riguardo alle agevolazioni del 2019 per gli investimenti in PMI innovative.

  • Perchè è importante formare i dipendenti?

    Perchè è importante formare i dipendenti?

    Perchè è importante formare i dipendenti?

    Tutti i processi aziendali necessitano di molto tempo prima di consolidarsi e prima di far si che la vision aziendale possa evolversi. Per riuscire a raggiungere discreti risultati è necessario anche formare i dipendenti. La formazione è fondamentale soprattutto se si desidera raggiungere obiettivi a lungo termine ed evitare che l’azienda crolli prima del termine.

    Investire nella formazione altamente professionale e nello sviluppo delle skills dello staff è importante per la crescita e per il successo di qualsiasi attività imprenditoriale.

    Vediamo insieme quali sono i principali vantaggi della formazione.

    Formazione professionale: quali sono i vantaggi?

    Numerosi sono gli studi che dimostrano che le aziende che formano i dipendenti vedono aumentare le vendite e il fatturato. La formazione promuove il coinvolgimenti del team e genera anche una forza lavoro efficiente.

    Inoltre grazie alla formazione è possibile scoprire competenze inaspettate del proprio team, migliorare la soddisfazione sul lavoro e incrementare il fatturato.

    La formazione aziendale, per ottenere i risultati desiderati, deve essere organizzata con un’azienda specializzata in ambito tecnologico oppure qualsiasi altro ambito di cui necessita l’azienda.

    Formazione dei dipendenti e dei manager

    E’ una sfida importante per i datori di lavoro mantenere i lavoratori più performanti nella propria azienda.  La formazione aiuta i dipendenti a stabilire un senso di valore all’interno dell’azienda e promuove la lealtà, con conseguente aumento della fidelizzazione del personale e un tasso di rotazione del personale inferiore del 59%.

    Oltre ai dipendenti è anche importante formare i manager. In questo caso parliamo di organizzare formazioni per migliorare le competenze delle persone che sono più adatte per la leadership.

  • Credito d’imposta per investimenti in beni strumentali

    Credito d’imposta per investimenti in beni strumentali

    Credito d’imposta per investimenti in beni strumentali

    Sei interessato agli incentivi per la trasformazione tecnologica e digitale delle imprese? Scopri di più sul Credito d’imposta per investimenti in beni strumentali. Vediamo insieme a cosa serve, quali sono i vantaggi, chi sono i beneficiari e come è possibile ottenerlo.

    Credito d’imposta per investimenti in beni strumentali: a cosa serve

    Questa tipologia di credito serve per supportare e per incentivare le aziende che investono in beni strumentali . Questi beni devono essere nuovi e possono essere sia materiali che immateriali. Cosa si intende per beni immateriali? Si intendono prodotti che sono funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato.

    Per beni immateriali nello specifico si intendono anche sviluppo di gestionali e prodotti altamente tecnologici.

    Quali sono i benefici?

    Vediamo insieme quali sono.

    Beni strumentali materiali tecnologicamente avanzati

    Anno 2021

    • 50% del costo per la quota di investimenti fino a un totale 2,5 milioni di euro
    • 30% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro
    • 10% del costo per la quota di investimenti tra i 10 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro.

    Anno 2022

    • 40% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro
    • 20% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite di costi ammissibili pari a 10 milioni di euro
    • 10% del costo per la quota di investimenti tra i 10 milioni di euro e fino al limite di costi ammissibili pari a 20 milioni di euro.

    Dal 2023 al 2025

    • 20% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro
    • 10% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro
    • 5% del costo per la quota di investimenti tra i 10 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro.

    Il credito d’imposta può essere esteso fino al 30 giugno 2026 a condizione che entro la data del 31 dicembre 2025 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione.

    2.Beni strumentali immateriali tecnologicamente avanzati funzionali ai processi di trasformazione 4.0

    • 2021: 20% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di Euro
    • 2022: 50% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di Euro
    • 2023: 20% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di Euro
    • 2024: 15% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di Euro
    • 2025: 10% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di Euro.

    Il credito d’imposta può essere esteso fino al 30 giugno 2026 a condizione che entro la data del 31 dicembre 2025 il relativo ordine risulti accettato dal venditore
    e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione.

    3.Altri beni strumentali materiali

    • 2021: 10% nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 2 milioni di euro.
    • 2022: 6% nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 2 milioni di euro.

    Il credito d’imposta può essere esteso fino al 30 giugno 2023 a condizione che entro la data del 31 dicembre 2022 il relativo ordine risulti accettato dal venditore
    e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione.

    4.Altri beni strumentali immateriali 

    • 2021: 10% nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di euro.
    • 2022: 6% nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di euro.

    Il credito d’imposta può essere esteso fino al 30 giugno 2023 a condizione che entro la data del 31 dicembre 2022 il relativo ordine risulti accettato dal venditore
    e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione.

    Chi sono i beneficiari?

    I beneficiari possono essere tutte le imprese che hanno sede in Italia. Si escludono dai beneficiari le aziende in liquidazione, in fallimento ed altre.

    Come si può ottenere il credito d’imposta

    Tali contributi è possibile ottenerli a seguito di una perizia tecnica effettuata da uno specialista del settore oppure dopo aver ottenuto un’attestato di conformità che viene rilasciato da un ente accreditato. Per eseguire la pratica relativa all’ottenimento del credito di imposta per investimenti in beni strumentali è possibile affidarsi a società tecnologiche specializzate.

  • Contributo fino a € 1.500 per servizi di consulenza personalizzati, per la registrazione del marchio, disegno o modello UE e per proteggere i diritti di Proprietà Intellettuale.

    Contributo fino a € 1.500 per servizi di consulenza personalizzati, per la registrazione del marchio, disegno o modello UE e per proteggere i diritti di Proprietà Intellettuale.

    Contributo fino a € 1.500 per servizi di consulenza personalizzati, per la registrazione del marchio, disegno o modello UE e per proteggere i diritti di Proprietà Intellettuale.

    UFFICIO UNIONE EUROPEA PER LA PROPRIETA’ INTELLETTUALE (EUIPO).

    Tipologia di finanziamento

    Area Geografica: Italia

    Scadenza: 16 12 2022

    Spese finanziate: Consulenze/Servizi

    Beneficiari: PMI, Micro Impresa

    Cosa sapere

    In Italia solo il 9% delle PMI ha registrato i propri diritti di PI (Proprietà Intellettuale). Il fondo per le PMI, un’iniziativa congiunta della Commissione europea e dell’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO), è stato creato per aiutare queste imprese a proteggere i loro diritti di PI. Integra un’ampia gamma di attività messe a punto dall’EUIPO nell’ambito del marchio Ideas Powered for business, volto a sostenere le PMI.

    Servizi

    Servizio 1

    La pre-diagnosi della Proprietà Intellettuale è fondamentale per l’elaborazione della strategia di PI. Vengono esaminano i modelli di business, i prodotti e/o servizi e i piani di crescita dell’azienda e delineano una strategia. Dopo avere usufruito del servizio di pre-diagnosi della PI, si può scegliere se registrare i diritti di PI.

    Servizio 2

    Il servizio permette di registrare un marchio o un disegno o modello a livello nazionale, regionale (Benelux) o dell’UE. Può essere richiesto un rimborso del 50 % sulle tasse di base per le domande di marchio, disegno o modello.

    Ogni PMI può essere rimborsata fino a un massimo di 1.500,00 EUR.