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  • Bando Lazio Academy. Finanziamento a fondo perduto per creare occupazione e qualità del lavoro. 

    Bando Lazio Academy. Finanziamento a fondo perduto per creare occupazione e qualità del lavoro. 

    Bando Lazio Academy. Finanziamento a fondo perduto per creare occupazione e qualità del lavoro.

    POR FSE+ 2021/2027.

    Tipologia di Bando

    Scopri di più

    Area Geografica

    • Lazio,

     Beneficiario

    • Associazione di categoria/Consorzio,
    • Centro di ricerca,
    • Ente di formazione,
    • Ente pubblico,
    • Grande Impresa,
    • Micro impresa,
    • PMI

     Settore

    • Agricoltura, Silvicoltura e Pesca,
    • Agroindustria,
    • Artigianato,
    • Cultura,
    • Industria,
    • Pubblico,
    • Servizi,
    • Turismo

     Spese finanziate

    • Formazione

     Agevolazione

    • Contributo a fondo perduto

     Scadenza

    • Bandi aperti | 30/03/2023
  • Imprenditoria femminile PNRR

    Imprenditoria femminile PNRR

    Imprenditoria femminile PNRR: che cos’è e quali sono i vantaggi?

    Molto spesso si sente parlare di PNRR e degli incentivi per le aziende. Nello specifico approfondiamo il tema dell’Imprenditoria femminile e dei suoi vantaggi.

    Imprenditoria femminile: che cos’è?

    Si tratta di una linea di intervento si prefigge l’obiettivo di innalzare i livelli di partecipazione delle donne nel mercato del lavoro. Nello specifico, si possono creare aziende attraverso specifici investimenti di carattere finanziario che consentono di promuovere l’attività, sostenere gli investimenti, creare un clima culturale favorevole attraverso specifiche azioni mirate.

    Come creare un’azienda femminile?

    Partiamo la Creazione di Imprese Femminili con l’obiettivo di  sostenere l’imprenditoria femminile. Questo fondo ha come obiettivo il rafforzamento finanziario. Vi è stata una dotazione di 400 milioni di euro, ha l’obiettivo di innalzare il livello di partecipazione delle donne nel mercato del lavoro e, in particolare, di sostenerne la partecipazione ad attività imprenditoriali.

    Il budget è ripartito in diverse sub-iniziative:

    • – 200 mln di euro per rifinanziare gli strumenti già esistenti NITO e Smart&Start, ricalibrandoli esclusivamente sulle imprese femminili;
    • – 160 mln di euro per il rifinanziamento del Fondo Impresa Femminile, istituito con LDB 2021, a cui si aggiungono 33,8 mln di euro di risorse nazionali;
    • – 40 di mln per azioni di accompagnamento, monitoraggio e comunicazione, di cui 1,2 mln da gestire a cura del Dip. Pari opportunità, a cui si aggiungono 6,2 milioni di euro di risorse nazionali.

    Incentivi per l’imprenditoria femminile

    Numerosi sono gli incentivi per tutte le donne che desiderano avviare una propria attività. Nello specifico è possibile scegliere tra:

    • Bandi nazionali
    • Bandi regionali
    • Bandi europei

    Tra i bandi maggiormente richiesti troviamo bandi come Smart & Start, ma anche NITO (Nuove Imprese a Tasso Zero). Questi bandi finanziano beni materiali ed immateriali e soprattutto puntano allo sviluppo tecnologico attraverso aziende specializzate nel digitale in Italia.

  • Patent Box su beni immateriali

    Patent Box su beni immateriali

    Patent Box su beni immateriali

    Parliamo di una tassazione agevolata sui redditi derivanti dall’utilizzo di beni immateriali. Nello specifico che cos’è il Patent Box?

    Patent Box: che cos’è?

    Si tratta di un regime opzionale che consente di maggiorare, ai fini delle Imposte sui redditi e dell’Imposta regionale sulle attività produttive, le spese sostenute dall’impresa in relazione a software protetto da copyright, brevetti industriali, disegni e modelli, che siano utilizzati dagli stessi soggetti direttamente o indirettamente nello svolgimento della propria attività di impresa.

    Come funziona?

    Possono esercitare l’opzione i soggetti titolari di reddito d’impresa che siano titolari del diritto allo sfruttamento economico dei beni immateriali, ad eccezione delle imprese che determinano il reddito imponibile su base catastale o in modo forfettario. Sono altresì escluse le imprese in stato di liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo senza continuità̀ aziendale, altra procedura concorsuale prevista dal regio decreto 16 marzo 1942, n. 267, dal codice di cui al decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14, o da altre leggi speciali o che abbiano in corso un procedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni.

    L’opzione è esercitabile a condizione che siano svolte attività di ricerca e sviluppo, anche mediante contratti di ricerca stipulati con società diverse da quelle che direttamente o indirettamente controllano l’impresa, ne sono controllate o sono controllate dalla stessa società che controlla l’impresa ovvero con università o enti di ricerca e organismi equiparati, finalizzate alla creazione e allo sviluppo dei beni.

    L’opzione è comunicata nella dichiarazione dei redditi relativa al primo periodo d’imposta per il quale si intende optare per la stessa, è valida per cinque periodi di imposta, è irrevocabile e rinnovabile.

    Se sei interessato all’incentivo Patent Box puoi contattare un’azienda specializzata come 081Lab.

    Quali sono le agevolazioni?

    La nuova disciplina consente di maggiorare, ai fini delle Imposte sui redditi e dell’Imposta regionale sulle attività produttive, del 110% le spese sostenute nello svolgimento delle attività di ricerca e sviluppo finalizzate al mantenimento, al potenziamento, alla tutela e all’accrescimento del valore dei software protetti da copyright, dei brevetti industriali e dei disegni e modelli giuridicamente tutelati.

    Sono rilevanti ai fini dell’agevolazione le attività:

    • classificabili come ricerca industriale e sviluppo sperimentale ai sensi dell’articolo 2 del decreto Mise 26 maggio 2020;
    • classificabili come innovazione tecnologica ai sensi dell’articolo 3 del decreto Mise 26 maggio 2020;
    • classificabili come design e ideazione estetica ai sensi dell’articolo 4 del decreto Mise 26 maggio 2020;
    • di tutela legale dei diritti sui beni immateriali.

    Quali sono le spese ammissibili?

    Ai fini della base di calcolo cui applicare la maggiorazione del 110%, rilevano, purché́ non sostenute con società̀ che, direttamente o indirettamente, controllano l’impresa, ne sono controllate o sono controllate dalla stessa società̀ che controlla l’impresa, le seguenti spese:

    • spese per il personale titolare di rapporto di lavoro subordinato o di lavoro autonomo o altro rapporto diverso dal lavoro subordinato, direttamente impiegato nello svolgimento delle attività̀ rilevanti;
    • quote di ammortamento, quota capitale dei canoni di locazione finanziaria, canoni di locazione operativa e altre spese relative ai beni mobili strumentali e ai beni immateriali utilizzati nello svolgimento delle attività̀ rilevanti;
    • spese per servizi di consulenza e servizi equivalenti inerenti esclusivamente alle attività̀ rilevanti;
    • spese per materiali, forniture e altri prodotti analoghi impiegati nelle attività̀ rilevanti;
    • spese connesse al mantenimento dei diritti su beni immateriali agevolati, al rinnovo degli stessi a scadenza, alla loro protezione, anche in forma associata, e quelli relativi alle attività̀ di prevenzione della contraffazione e alla gestione dei contenziosi finalizzati a tutelare i diritti medesimi.
  • Contributi per le aziende vantaggi e benefici

    Contributi per le aziende vantaggi e benefici

    Contributi per le aziende: che cosa sono e a cosa servono?

    I contributi sono i soldi che un’azienda deve spendere per il progetto. Devono essere visti come una spesa e non come un investimento. Ma perchè? Scopriamo insieme. I contributi sono un costo e non un ricavo. Tuttavia, se fatti bene, i contributi possono essere un ottimo modo per far crescere la tua attività con un rischio minimo.

    Questa sezione tratterà alcuni dei modi in cui puoi far funzionare i contributi per te e la tua azienda.

    Contributi per le aziende: i vantaggi

    I contributi per le aziende possono aiutarle a crescere come impresa. Le aziende che decidono di usufruire di tali riescono a far crescere la propria aziende in modo agevolato.  In particolar modo riescono anche a sviluppare siti web, gestionali, ecommerce ottenendo un contributo a fondo perduto fino al 90%.

    Quali sono i contributi fiscali

    Tra le misure di agevolazione e sostegno abbiamo quelle che seguono:

    Investimenti sostenibili 4.0

    Si tratta di investimenti utili per il sostegno, nell’intero territorio nazionale, di nuovi investimenti imprenditoriali innovativi e sostenibili. L’obiettivo è favorire la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa, al fine di superare la contrazione indotta dall’emergenza Covid e di orientare la ripresa degli investimenti verso ambiti strategici per la competitività e la crescita sostenibile del sistema economico.

    Sostegno alle start up innovative

    Il Bando Smart & Start e quindi quell’ incentivo per la nascita e la crescita imprese innovative ad alto contenuto tecnologico, è uno strumento agevolativo istituito con decreto 24 settembre 2014 ed è ancora oggi attivo. Questo incentivo ha l’obiettivo di promuovere, su tutto il territorio nazionale, le condizioni per la diffusione di nuova imprenditorialità e sostenere le politiche di trasferimento tecnologico e di valorizzazione economica dei risultati del sistema della ricerca pubblica e privata. Tra le spese ammissibili è previsto lo sviluppo di prodotti e di sevizi nel campo dell’economia digitale. Per ottenere l’incentivo Smart & Start quindi bisogna affidarsi a fornitori specializzati nel settore tecnologico.

    Credito d’imposta formazione 4.0

    Un altro incentivo consiste nel fare investimenti nella formazione del personale ottenendo un credito d’imposta. Il credito d’imposta è riconosciuto in misura del:

    • 70% delle spese ammissibili nel limite massimo annuale di 300 mila euro per le piccole imprese, a condizione che le attività formative siano erogate dai soggetti individuati con decreto del Ministro dello sviluppo economico di prossima emanazione e che i risultati relativi all’acquisizione o al consolidamento delle suddette competenze siano certificati secondo le modalità stabilite con il medesimo decreto ministeriale;
    • 50% delle spese ammissibili nel limite massimo annuale di 250 mila euro per le medie imprese, a condizione che le attività formative siano erogate dai soggetti individuati con decreto del Ministro dello sviluppo economico di prossima emanazione e che i risultati relativi all’acquisizione o al consolidamento delle suddette competenze siano certificati secondo le modalità stabilite con il medesimo decreto ministeriale;
    • 30% delle spese ammissibili per le grandi imprese nel limite massimo annuale di 250 mila euro.

    Se sei interessato a questi incentivi contattaci.

  • Transizione 4.0 credito d’imposta

    Transizione 4.0 credito d’imposta

    Transizione 4.0 credito d’imposta

    Negli ultimi anni sempre più spesso ci sono incentivi per le aziende che intendono migliorare il proprio fatturato. Uno tra questi è sicuramente la Transizione 4.0 che consente alle aziende di ottenere un credito di imposta sugli investimenti effettuati.

    Per riuscire a potenziare la ricerca di base e per favorire il trasferimento tecnologico e quindi anche i processi digitali sono stati pensati incentivi vantaggio per le aziende.

    Transizione 4.0: quali sono i benefici?

    Tra i principali benefici abbiamo un incremento del numero di aziende:

    • che hanno digitalizzato i processi interni;
    • effettuato investimenti in beni materiali ed immateriali. In particolare secondo la legge di Bilancio 2022 vi è una proroga per altre 3 anni e quindi fino a raggiungere Dicembre 2025.
    • che hanno effettuato ricerca e sviluppo per migliorare il business. In particolar modo il credito d’imposta per ricerca & sviluppo, in innovazione e design , è stato rinnovato per altri 10 anni e quindi fino al 2031. Per il 2022 le aliquote restano uguali al 2021: 20% per ricerca & sviluppo fino a 4 milioni, 15% per transizione ecologica o innovazione digitale 4.0 con spese fino a 2 milioni, 10% per innovazione tecnologica o design e ideazione estetica con costi fino 2 milioni.

    Per ottenere questa tipologia di incentivi fiscali è opportuno ad affidarsi ad un’azienda specializzata nella finanza agevolata.

    Transizione 4.0 : quali sono i principali incentivi?

    Incentivi credito di imposta più apprezzati dalle aziende sono questi che seguono:

    Credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali

    Si tratta di un incentivo che consente alle aziende di effettuare investimenti in beni strumenti che siano funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese.

    Credito d’imposta ricerca e sviluppo, design, ideazione estetica e innovazione tecnologica

    Si tratta di un incentivo che aiuta a stimolare gli investimenti in Ricerca e sviluppo, ma anche nell’innovazione tecnologica ottenendo credito d’imposta.

    Credito d’imposta formazione 4.0

    Questo incentivo consente di migliorare i processi aziendali attraverso la formazione delle risorse umane.

  • Credito d’imposta ricerca e sviluppo

    Credito d’imposta ricerca e sviluppo

    Come si può accedere?

    Questo credito d’imposta in ricerca e sviluppo, si precisa, che deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi. Nello specifico bisogna specificare il periodo d’imposta in cui sono state sostenute tutte le spese. Si tratta di un credito che può essere utilizzato unicamente in compensazione a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello relativo alla spese ammesse. Si presente, nello specifico, il modello 24 attraverso i servizi telematici che sono messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.

    La base di tale calcolo del credito d’imposta deve essere assunta al netto delle sovvenzioni.