Manager Innovazione

Autore: admin

  • Spese ammissibili voucher consulenza innovazione

    Spese ammissibili voucher consulenza innovazione

    Spese ammissibili voucher consulenza innovazione

    Se siete arrivati fin qui avrete sicuramente già sentito parlare del voucher consulenza innovazione, un grandissimo incentivo per le medie e piccole imprese italiane.

    Per fugare ogni dubbio e andare incontro anche ai nostri lettori ancora disinformati, facciamo però un po’ di chiarezza.

    Qualora non ne fossi ancora al corrente, poco tempo fa è stato reso disponibile dal Ministro dello Sviluppo Economico, un voucher capace di guidare le imprese nei continui mutamenti che stanno riguardando il mondo del lavoro.

    Spese ammissibili voucher consulenza innovazione: ecco cosa sapere

    Per mutamenti facciamo riferimento all’evoluzione dell’universo lavorativo verificatasi con l’avvento delle nuove tecnologie. Nell’ultimo decennio, infatti, molte sono state le novità che hanno plasmato il modo di intendere la professione. Non tutti però hanno avuto la forza e gli strumenti per potersi riformare, ed è proprio qui che entra in gioco il voucher consulenza innovazione.

    Che cos’è?

    In breve, possiamo definire il voucher consulenza innovazione come una sorta di buono messo a disposizione delle medie e piccole imprese che operano sul territorio nazionale.

    Con questa misura viene messa a disposizione di queste realtà impresarie la possibilità di introdurre nel proprio staff una nuova figura professionale: un consulente e manager dell’innovazione che possa sviluppare e pianificare attività per l’azienda in modo efficace. L’ Innovation manager ha il ruolo di preparare l’azienda alla conoscenza di nuovi strumenti e di tecnologie abilitative.

    Il voucher tuttavia fornisce anche un valido contributo economico, ma quali sono le aree per cui è possibile fruirne?

    Le spese ammissibili del voucher consulenza innovazione

    Cominciamo col dire che le spese ritenute ammissibili sono quelle richieste dal consulente, che per inciso dev’essere iscritto all’elenco indicato dal Ministero dello Sviluppo Economico e assunto temporaneamente con un contratto della durata di almeno nove mesi.

    Le aree in cui è possibile fruire del voucher sono diverse, ma hanno il comune scopo di portare l’impresa alla crescita sul versante dell’innovazione tecnologica.

    Questa misura si pone dunque l’obiettivo di migliorare le prestazioni delle imprese che ne usufruiscono e rimodernare la gestione del lavoro attraverso soluzioni di e-commerce, tecnologie satellitari e formazione del team nel settore ICT.
    Le spese ammissibili sono pertanto quelle applicabili ad hardware e software, prototipazione rapida, cyber security, manifattura additiva, internet delle macchine, acquisizione delle tecnologie della Next Production Revolution, branding e digital marketing, stampa digitale, realtà virtuale e interfaccia uomo – macchina.

    Non sono ammesse, ovviamente, le spese estranee alla consulenza.

    Possono al contrario ritenersi inclusi gli incarichi legati al rinnovo degli assetti gestionali e organizzativi e quindi all’utilizzo di crowdfunding o emissione di minibond.

  • Voucher consulenza innovazione

    Voucher consulenza innovazione

    Voucher consulenza innovazione: che cos’è?

    Notizie. Voucher consulenza innovazione.

    Il Voucher consulenza innovazione è uno strumento di agevolazione fornito alle piccole e medie imprese che hanno il bisogno di assimilare conoscenze tecnologiche da poter applicare al proprio operato quotidiano.

    Questo buono – se così lo si può chiamare – viene infatti messo a disposizione di tutte quelle realtà impresarie che hanno l’urgenza di crescere ed innovarsi con l’aiuto delle nuove tecnologie.

    Il mondo del lavoro odierno è infatti completamente riformato. La legge del mercato è dunque severa con chi non tiene il passo: sopravvivere al cambiamento è necessario se s’intende ampliare il proprio business.

    Ma vediamo nello specifico cos’è il voucher consulenza innovazione e in che modo possiamo ottenerlo.

    Voucher consulenza innovazione: ecco le informazioni

    Ci sono molti modi più formali per poter definire questa nuova misura, tuttavia quello meglio esemplificato è questo: il voucher consulenza informazione è uno strumento che, in accordo con il Piano nazionale Impresa 4.0, promuove la crescita delle piccole e medie imprese attraverso una riforma tecnologica abilitativa.

    Il come è molto semplice: attraverso questa agevolazione le PMI potranno integrare, all’interno del proprio organico, una nuova figura professionale in grado di sviluppare un piano manageriale innovativo.

    Al consulente, fornito proprio dal voucher, spetta il compito di istruire il personale e di implementare nel modus operandi di quest’ultimo le tecnologie suggerite dal Piano Nazionale dell’Impresa 4.0.

    Chi può usufruirne

    Possono usufruire del voucher di consulenza tutte le piccole e medie imprese che operano sul territorio nazionale, più le reti d’impresa. Tuttavia, è importante che al momento della presentazione della domande queste possano dichiararsi non presenti tra le imprese attive nei settori esclusi dall’articolo 1 del Regolamento UE n. 1407/2013 della Commissione, del 18 dicembre 2013 “De Minimis”.

    È altrettanto necessario poter affermare di non aver ricevuto sanzioni interdittive ai sensi dell’articolo 9, comma 2, e riuscire a dimostrare di risultare in regola con il versamento dei contributi previdenziali.

    Un’altra cosa che potrebbe invalidare la vostra richiesta è l’essere sottoposti a procedure concorsuale, in stato di fallimento o in liquidazione (seppur volontaria).

    È infine importante, nel caso delle reti d’impresa, avere un numero di componenti non inferiore a quello fissato dal piano.

    Come utilizzare il voucher

    A questo punto vi sarà utile conoscere le spese ammissibili al contributo.

    Il Piano prevede unicamente le spese sostenute in relazione alla consulenza fornita da un manager dell’innovazione qualificato.

    Questo passaggio merita molta attenzione, poiché per manager qualificato si fa riferimento ad un professionista iscritto nell’ elenco istituito dal Ministero dello Sviluppo Economico oppure suggerito da una società che compaia nell’elenco risultando però estranea all’impresa e alla rete che usufruisce dei servizi di consulenza. Tale figura professionale dovrà dunque essere indipendente e assunta con un contratto della durata di almeno nove mesi.

    Le tecnologie acquistate devono essere acquisite per l’ estensione dei settori indicati dal Ministero dello Sviluppo Economico. Tra questi troviamo, ad esempio, realtà virtuale ed aumentata, robotica avanzata, manifattura additiva, cyber security, stampa digitale, tecnologie della Next Production Revolution, programmi di open innovation e digital marketing.

  • Decreto voucher per l’innovation manager 

    Decreto voucher per l’innovation manager 

    Decreto voucher per l’innovation manager

    Decreto. Decreto voucher per l’innovation manager .

    Lo scorso maggio la Gazzetta Ufficiale ha pubblicato il decreto attuativo del “Voucher per l’ Innovation Manager”, ossia una nuova misura che si propone di sostenere la riforma del mondo imprenditoriale attraverso le nuove tecnologie e gli strumenti offerti dal digitale.

    Il buono è da intendere come una preziosa possibilità messa a diposizione di imprese ed aziende italiane: un modo per riuscire finalmente a sfruttare il potenziale della scienza tecnologica per incrementare il proprio business.

    Il decreto – attuato dal Ministro dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio – è uno strumento particolarmente agevolante per chi desidera far crescere la propria impresa sotto il segno dell’innovazione.

    Ma facciamo un po’ di chiarezza.

    Decreto voucher per l’innovation manager : cosa sapere

    Il “ Voucher per l’ Innovation Manager ” è uno mezzo pensato per favorire le realtà imprenditoriali. Esso ha infatti lo scopo di guidare le piccole e medie imprese che ne usufruiscono verso l’acquisizione di competenze manageriali. Le PMI potranno dunque, grazie a questa iniziativa, servirsi di figure professionali capaci di istruire il personale e di condurlo alla scoperta delle possibilità offerta dal digitale.

    Lo scopo finale è quello di riuscire ad acquisire un bagaglio di informazioni tecniche, utile ad avvalersi della conoscenza di tecnologie richiesta dal Piano Nazionale Impresa 4.0.

    È importante ad ogni modo fare chiarezza anche sul ruolo dell’ Innovation Manager. Volendo dare ad esso una definizione possiamo dire che l’ Innovation Manager è un professionista capace di coniugare al meglio le sue competenze manageriali con la conoscenza delle tecnologie. Ad esso spetta il compito di creare progetti validi per la tua impresa, guidandola attraverso le opportunità fornite dai mezzi offerti dalla modernizzazione.

    Le cifre conformate variano di caso in caso. Si parte da un contributo pari al 30% entro un limite di spesa di 25.000 per le medie imprese. Il contributo destinato alle micro e piccole imprese è invece di 40.000 euro entro un limite del 50% della spesa. Infine, è del 50% il voucher dedicato ai contatti di rete, con un limite massimo di 80.000.

    L’obiettivo delle prestazione offerte dall’ Innovation manager è quello di realizzare un progetto che riesca a sviluppare i settori dell’analisi dei dati, della cyber security, della robotica collaborativa, dell’internet delle cose o dei programmi di Digital Marketing.