Voucher consulenza innovazione: che cos’è?
Il Voucher consulenza innovazione è uno strumento di agevolazione fornito alle piccole e medie imprese che hanno il bisogno di assimilare conoscenze tecnologiche da poter applicare al proprio operato quotidiano.
Questo buono – se così lo si può chiamare – viene infatti messo a disposizione di tutte quelle realtà impresarie che hanno l’urgenza di crescere ed innovarsi con l’aiuto delle nuove tecnologie.
Il mondo del lavoro odierno è infatti completamente riformato. La legge del mercato è dunque severa con chi non tiene il passo: sopravvivere al cambiamento è necessario se s’intende ampliare il proprio business.
Ma vediamo nello specifico cos’è il voucher consulenza innovazione e in che modo possiamo ottenerlo.
Voucher consulenza innovazione: ecco le informazioni
Ci sono molti modi più formali per poter definire questa nuova misura, tuttavia quello meglio esemplificato è questo: il voucher consulenza informazione è uno strumento che, in accordo con il Piano nazionale Impresa 4.0, promuove la crescita delle piccole e medie imprese attraverso una riforma tecnologica abilitativa.
Il come è molto semplice: attraverso questa agevolazione le PMI potranno integrare, all’interno del proprio organico, una nuova figura professionale in grado di sviluppare un piano manageriale innovativo.
Al consulente, fornito proprio dal voucher, spetta il compito di istruire il personale e di implementare nel modus operandi di quest’ultimo le tecnologie suggerite dal Piano Nazionale dell’Impresa 4.0.
Chi può usufruirne
Possono usufruire del voucher di consulenza tutte le piccole e medie imprese che operano sul territorio nazionale, più le reti d’impresa. Tuttavia, è importante che al momento della presentazione della domande queste possano dichiararsi non presenti tra le imprese attive nei settori esclusi dall’articolo 1 del Regolamento UE n. 1407/2013 della Commissione, del 18 dicembre 2013 “De Minimis”.
È altrettanto necessario poter affermare di non aver ricevuto sanzioni interdittive ai sensi dell’articolo 9, comma 2, e riuscire a dimostrare di risultare in regola con il versamento dei contributi previdenziali.
Un’altra cosa che potrebbe invalidare la vostra richiesta è l’essere sottoposti a procedure concorsuale, in stato di fallimento o in liquidazione (seppur volontaria).
È infine importante, nel caso delle reti d’impresa, avere un numero di componenti non inferiore a quello fissato dal piano.
Come utilizzare il voucher
A questo punto vi sarà utile conoscere le spese ammissibili al contributo.
Il Piano prevede unicamente le spese sostenute in relazione alla consulenza fornita da un manager dell’innovazione qualificato.
Questo passaggio merita molta attenzione, poiché per manager qualificato si fa riferimento ad un professionista iscritto nell’ elenco istituito dal Ministero dello Sviluppo Economico oppure suggerito da una società che compaia nell’elenco risultando però estranea all’impresa e alla rete che usufruisce dei servizi di consulenza. Tale figura professionale dovrà dunque essere indipendente e assunta con un contratto della durata di almeno nove mesi.
Le tecnologie acquistate devono essere acquisite per l’ estensione dei settori indicati dal Ministero dello Sviluppo Economico. Tra questi troviamo, ad esempio, realtà virtuale ed aumentata, robotica avanzata, manifattura additiva, cyber security, stampa digitale, tecnologie della Next Production Revolution, programmi di open innovation e digital marketing.